Primo piano di un semaforo rosso con una freccia su uno sfondo sfocato.

Il Potere in un Cambio di Prospettiva

Immagina di essere alla guida della tua auto. Dopo aver svoltato l’angolo, ti ritrovi un operaio che ti costringe a deviare a causa di una voragine sulla strada. Tu e altri conducenti vi lamentate, sebbene l’operaio vi abbia evitato un grosso guaio. Vi lamentate perché il percorso abituale è allungato di almeno 2 chilometri.

Questa scena può sembrare assurda, ma è un po’ ciò che accade nella vita di tutti i giorni. Spesso ci lamentiamo degli inconvenienti immediati senza considerare che potrebbero essere segnali di qualcosa di più significativo.

Prendiamo un’altra situazione: sei ancora in auto e si accende la spia rossa dell’acqua. “Non ci voleva proprio”, esclami. È fastidioso, ma spegni il motore e rabbocchi l’acqua. Ora, riflettiamo su cosa è successo.

Guidare è stato snervante, ma l’operaio e la spia dell’acqua ti hanno salvato da guai importanti. Questi eventi, apparentemente scomodi, sono stati provvidenziali.

Questi esempi mostrano come spesso confondiamo i segnali di allarme con i problemi stessi.

Allen Carr, autore di “E’ facile smettere di fumare se sai come farlo“, afferma che uno dei problemi dei fumatori è considerare il processo di guarigione come un problema. I sintomi di astinenza sono segnali che il corpo sta guarendo, ma spesso vengono interpretati come un problema da eliminare, portando il fumatore a ricadere nella tossicodipendenza.

Questo principio si applica anche ad altre situazioni della nostra vita.

Il medico delle mie bambine spesso ricorda che ciò che consideriamo malattia è spesso il segnale di un processo di guarigione messo in atto dal sistema immunitario. Ad esempio, la febbre non è la malattia, ma un meccanismo di difesa del corpo contro virus e batteri. Spesso ci spaventiamo per la febbre, quando in realtà dovremmo preoccuparci di un organismo che non reagisce alle minacce.

Consideriamo anche il senso di colpa. La dott.ssa Rosetta Panebianco, nel blog del portale mammecomenoi, scrive che il senso di colpa è un’emozione che ci indica quanto siamo andati fuori rotta rispetto ai nostri valori. È come l’operaio che ci avverte che stiamo andando nella direzione sbagliata. Riconoscere il senso di colpa come un segnale piuttosto che un problema ci aiuta a rimetterci sulla strada giusta.

Il cambiamento di prospettiva consiste nel distinguere i segnali dai problemi reali e affrontare questi ultimi. Anche se è più facile svitare una lampadina per spegnere una spia, ciò non risolve il problema alla radice.

Il fastidio legato ad un evento spiacevole resta ma prova sin da subito ad uscire fuori dalla confusione che c’è tra spia e problema.

La spia, il segnale è un BENE.

Tieni presente l’operario e la spia dell’acqua, inizia a considerare i segnali come opportunità di intervento e miglioramento, piuttosto che come problemi. Questo cambio di prospettiva può salvarti da situazioni difficili, aiutarti a smettere abitudini dannose, ridurre l’uso non necessario di farmaci e migliorare il tuo benessere complessivo.

Va bene, ma ora possiamo fare qualche esempio di confusione e di cambio di prospettiva da mettere in pratica?

Assolutamente si. Se hai altri esempi da aggiungere alla lista invia una mail a proposte@lafabbricadelmiglioramento.it come oggetto “Un cambio di prospettiva”.

 

Esempi di spie e problemi collegati.

  • Ti senti stressato 
    • Spia: Sentirsi sopraffatti e ansiosi.
    • Cosa puoi fare: Potrebbe essere il momento di rivedere le priorità o migliorare la gestione del tuo tempo.
    • Non è il problema: Non necessariamente è il lavoro ad esempio, ma come lo stai gestendo.
  • Discussioni frequenti con il partner
    • Spia: Aumentare delle liti e tensioni.
    • Cosa puoi fare: Necessità di migliorare la comunicazione e risolvere problemi sottostanti.
    • Non è il problema: Non è il rapporto in sé, ma la mancanza di dialogo efficace ad esempio.
  • Stanchezza 
    • Spia: Sensazione di affaticamento costante.
    • Cosa puoi fare: Potrebbe indicare una mancanza di sonno, una cattiva alimentazione.
    • Non è il problema: La stanchezza non è il problema, ma il sintomo di uno stile di vita sbilanciato.
  • Calo delle vendite in un’azienda
    • Spia: Riduzione dei profitti e delle vendite.
    • Cosa puoi fare: Indica la necessità di rivedere la strategia di marketing o i prodotti offerti.
    • Non è il problema: Il calo delle vendite è un sintomo, non la causa.
  • Difficoltà di concentrazione
    • Spia: Distrazioni frequenti e calo della produttività.
    • Cosa puoi fare: Potrebbe essere un’indicazione di sovraccarico di lavoro, stress o necessità di migliorare l’ambiente di lavoro.
    • Non è il problema: La difficoltà di concentrazione è un sintomo, non la radice del problema.
  • Sensazione di insoddisfazione personale
    • Spia: Sentirsi infelici o insoddisfatti.
    • Cosa puoi fare: Indica che potrebbe essere il momento di apportare cambiamenti nella vita personale o professionale.
    • Non è il problema: L’insoddisfazione è un sintomo, non il problema in sé.

Il cosa puoi fare suggerito qui è solo un esempio tra le tante azioni che puoi compiere iniziando a riconsiderare la situazione da un altro punto di vista: IL PROBLEMA è vivere la spia come problema. La spia ti dà l’occasione invece di provare a risolvere il problema. Questo è il cambio di prospettiva da fare: Veder la spia come tua amica e andare alla ricerca di ciò che la fa accendere.

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